Recenti indagini statistiche hanno evidenziato che le donne si assentano dal luogo di lavoro in media 1 mese all’anno per dedicarsi alla famiglia.

Occuparsi dei bambini, quando si devono trascorrere la maggior parte delle ore del giorno fuori casa, è un’impresa ardua. Naturalmente i bambini non possono mai essere lasciati in casa da soli senza il controllo di un adulto, per cui se si vuole mantenere il proprio impegno lavorativo, per bisogno economico o per scelta, occorre elaborare un vero e proprio piano per non ritrovarsi spiazzate. Gli asili e le scuole materne, generalmente, sono la prima soluzione a cui si ricorre fino ai 6 anni di età del bambino, ma anche questi non coprono l’intero orario di lavoro della maggior parte delle mamme, le quali devono chiedere l’ulteriore intervento di altre persone di fiducia.

Malgrado tutto l’impegno che possa aver messo una mamma nel pianificare ogni evenienza, si sà, l’imprevisto si può verificare e nella coppia, di consueto, per natura, è la madre ad assentarsi dal lavoro per accudire i figli.

Per una donna non è impossibile mantenere lavoro a tempo pieno e famiglia, ma credo che dover delegare ad altri parte dei doveri e piaceri che fanno capo alla figura di mamma e svolgere l’attività lavorativa con i pensieri che comportano casa e famiglia, precluda il pieno compimento di entrambi i ruoli.