Salute

VARICELLA

Finiti i malanni invernali, a primavera arrivano le malattie infettive.Per fortuna i bambini, tranne qualche eccezione, vengono vaccinati già da neonati contro la maggior parte delle malattie che affliggevano il Paese fino a qualche anno fà, come ad esempio il morbillo e la parotite. Grazie ai genitori che danno il consenso a vaccinare i propri figli, pian piano queste malattie si riducono e anche chi non è vaccinato ne beneficia.Il vaccino per la varicella esiste e negli USA viene fatto da un pò di anni. In Italia si può fare su richiesta a pagamento fino agli 11 anni, dopodiché lo passa la mutua perchè la varicella è ritenuta rischiosa sugli adolescenti e sugli adulti.La varicella ha un tempo di incubazione di circa 2 sett e si attacca attraverso le vesciche o respirando le goccioline nella’aria fuoriuscite dalla bocca di chi le ha.La cura é tanta pazienza perchè la malattia deve fare il suo corso che và dai 7 ai 10 giorni. Però si può lenire il disturbo del prurito con il talco mentolato

INFLUENZA INVERNALE

Ogni  anno con l’arrivo del freddo si presenta immancabile anche l’influenza a cui è difficile sottrarsi, soprattutto quando i bambini frequentano gli asili, dove il contagio è facilitato da varie condizioni favorevoli quali il numero elevato di bambini all’interno della stessa aula, lo scambio di giochi spesso portati alla bocca e l’immaturità dei piccolini che apprendono a piccoli passi le norme per la protezione della propria salute e quella degli altri come semplicemente coprire la bocca durante un colpo di tosse.
Inoltre, nelle situazioni in cui ci sono  genitori che non hanno un appoggio immediatamente disponibile per tamponare il bisogno di tenere a casa dall’asilo il bambino che mostra segni di indisposizione, è chiaro che se il malessere si verifica al mattino quando dovranno correre al lavoro, il piccolo sarà portato ugualmente nell’aula insieme ai compagnetti. Questo è un comportamento comune perché in effetti le famiglie non sono ne supportate ne  tutelate in questo senso, però ciò non toglie che agevoli il propagarsi di influenze, virus, ecc…
Le influenze vengono sempre annunciate con un po’ di anticipo e ognuno in cuor suo sa che i bambini saranno i più esposti  considerato anche il loro, ancora, scarso “bagaglio” di anticorpi, ma quello a cui non si è preparati, almeno quando si affrontano per le prime volte come genitore questo genere di problemi  è che spesso tutto ciò che colpisce il sistema immunitario dei bambini ricada sui genitori stessi.
Tra gli adulti è più difficile ammalarsi perché si adottano quei piccoli accorgimenti che permettono di tenere lontani i malanni, oltre al fatto di aver già maturato gli anticorpi necessari a tenere lontano quello da cui si è già stati colpiti.
Ma con i bambini in casa, dopo tanti anni in cui ci si sentiva “adulti” le probabilità di ricadere nello status di “bambini” aumentano notevolmente, con l’aggravante che non è concesso stare male ai genitori perché dai figli non si può prendere un periodo di malattia come dal lavoro, loro hanno bisogno di  attenzioni quotidiane.
Normalmente si soffre nell’accudire i propri figli quando stanno male perché si vorrebbe evitare loro qualsiasi  sofferenza e perché più egoisticamente richiedono al genitore un notevole impegno e pazienza, ma tutto ciò diventa insopportabile quando ad ammalarsi è colei o colui che deve prendersi cura del bambino. Chi ha vissuto anche solo per un giorno questa esperienza  sà che l’unica ancora di salvezza è chiedere supporto a chi si ha vicino e curarsi immediatamente.

L’inverno 2012 ha portato virus intestinale e di stomaco, febbrone, congiuntivite, otite, tosse, tonsillite e raffreddore.

ANTIBIOTICO E CORTISONE
L’HANNO FATTA DA PADRONE!

BUONA GUARIGIONE!

STITICHEZZA

La stitichezza è un problema diffuso anche nei più piccoli ed è compito del genitore tenere sotto controllo la frequenza con cui il proprio figlio svolge le sue funzioni fisiologiche al fine di evitare situazioni poco piacevoli, che nel protrarsi del tempo possono sfociare in vere e proprie sofferenze anche con pianti da parte del bambino.
Prima di ricorrere alla consulenza del pediatra si può tentare di alleviare il disturbo con alcuni rimedi naturali “della nonna”:
-mangiare mele cotte
-mangiare prugne secche o l’omogeneizzato di prugna
-bere molta acqua
-mangiare cibi più liquidi come brodo e minestrone
-privilegiare il consumo di verdura
-condire le pietanze con un quantitativo maggiore di olio extra vergine di oliva
Normalmente un bambino non dovrebbe superare i due giorni consecutivi senza liberarsi, se ciò accade nonostante si siano adottati tutti gli accorgimenti possibili, allora è consigliabile rivolgersi al pediatra che potrà prescrivere un rimedio efficace per abituare l’intestino del bambino a svolgere la sua funzione regolarmente o se necessario sbloccare la situazione con microclismi di glicerina, ecc..
Se accompagnato alla stitichezza ci si accorge che c’è del sangue vivo nelle feci è sempre meglio informarne il pediatra che valuterà il caso specifico, ma non bisogna allarmarsi perché in genere proviene dall’ultimo tratto dell’intestino e con l’ammorbidirsi delle feci il problema scompare.